A FINE AGOSTO A ROMENA E POI AL LAVORO PER LA NUOVA STAGIONE
Si apre con un tutto esaurito la tournée di Oida Orchestra instabile di Arezzo in Corsica che ieri mercoledì 24 luglio ha suonato nella località di Sisco all’interno del festival di arte lirica “Les nuits du cap”. In questi giorni, fino al 30 luglio Oida si esibirà in altre località della penisola di Capo Corso: (Cagnano, Erbalunga, Luri, Oletta) sempre all’interno di questa manifestazione.
Un’accoglienza affettuosa e partecipata quella di ieri sera: la standing ovation finale del pubblico e i complimenti del sindaco in sala marcano l’inizio di una collaborazione più ampia che vede già confermata la presenza dell’orchestra aretina a Bastia il prossimo dicembre per l’esecuzione di un Rigoletto.
Dopo una stagione aretina di grandi successi – che ha visto quasi tutti i concerti sold out, dalle formazioni cameristiche, ai grandi spettacoli di Oida con Mogol, al tributo a Fabrizio De Andrè, al requiem di Mozart – Oida sta progettando la stagione 2019/2020. Continuano intanto le collaborazioni e i concerti. Dopo le date in Corsica l’orchestra torna in provincia di Arezzo, nella bellissima Pieve di Romena in Casentino per il concerto “Abbi cura di me” con Simone Cristicchi il prossima 24 agosto. Ogni data è sempre per Oida un piacevole incontro con un pubblico attento e alla ricerca di occasioni musicali innovative e di qualità.
Lo sforzo dell’associazione aretina, nata dall’unione di realtà locali che fanno musica e arte e che hanno voluto mettere in comune idee, persone, risorse e opportunità, è sempre quello di proporre un’offerta culturale di livello pur con risorse limitate. Dal bilancio di Oida si vede infatti come un terzo dei proventi venga dalla vendita dei biglietti. Gli altri sostegni economici sono quasi interamente di natura privata.
“Il reperimento delle risorse finanziarie è certamente impegnativo ma vediamo che la simpatia degli aretini e delle vallate cresce intorno a Oida e di questo siamo orgogliosi e ci fa ben sperare. Ormai sono 15 le associazioni che in Oida si incontrano e progettano con entusiasmo” dice la presidente Paola Butali.
La sfida è quella di sviluppare il progetto Oida sia in senso locale, perché il territorio benefici sempre di più questo strumento a disposizione della comunità, facendo suonare i suoi musicisti, portando grandi spettacoli, offrendo opportunità di ottimo livello e sia in senso nazionale e internazionale, rafforzando la visibilità dell’orchestra e valorizzando i concerti in Italia e all’estero dove già si parla della “orchestra di Arezzo” come un laboratorio nuovo e affidabile nato dal basso, cresciuto nella qualità con grandi prospettive davanti.